Nella giungla birmana alcuni ufficiali e soldati inglesi sono prigionieri dei giapponesi. Questi ultimi impongono agli inglesi di costruire un ponte, essenziale per i loro trasporti di guerra. I prigionieri si rifiutano di farlo. Ma in un secondo tempo, il colonnello comandante degli inglesi Nicholson, per dimostrare la propria superiorità, si dedica con i suoi alla costruzione di un ponte imponente, mettendosi per così dire in competizione con gli avversari in una specie di paradossale fanatismo patriottico.
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Classico del cinema di guerra con degli ottimi dialoghi messi in bocca a dei grandi attori. Qualche lungaggine di troppo fa aumentare il realismo (per esempio la lunga sequenza del minamento del ponte prima del combattimento finale) ma fa mancare un po di concetrazione alla visione del film, anche se penso sia dovuto al fatto che oramai questa pellicola l'ho vista molte volte. Memorabile la sfida di nervi fra Alec Guiness e Sessue Hayakawa, veramente bravi e vorrei fare un plauso anche all'eccellente doppiaggio. Da segnalare che l'esplosione finale è stata fatta senza uso di modellini, sia il ponte che il treno sono stati fatti deflagare realmente. La strafamosa marcetta che fischiettano i prigionieri di guerra (Colonel Bogey March) è contenuta nel taiser trailer de I MERCENARI 3. Nel 1997 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito all'11º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo. 3° posto nella stagione 1957/58 in Italia. Meritato.